La rosa dei venti raffigura i quattro punti cardinali principali (nord, sud, est e ovest), con altrettanti quattro punti intermedi
che determinano le seguenti altre direzioni: nord-est, sud-est, sud-ovest e nord-ovest.
A questi otto punti (i quattro principali e i quattro intermedi), e' possibile raffigurarne altri otto
intermedi: nord-nord-est (NNE), est-nord-est (ENE), est-sud-est (ESE), sud-sud-est (SSE), sud-sud-ovest (SSO), ovest-sud-ovest (OSO), ovest-nord-ovest (ONO), nord-nord-ovest
(NNO).
Tutto sara' piu' chiaro vedendo l'immagine della rosa dei venti a centro pagina.
La rosa dei venti classifica i venti a seconda della loro provenienza.
Se infatti immaginiamo la rosa centrata sull'isola di Zante (quella del Foscolo per intenderci, sita a
Sud-Est dell'Italia, vicino alla costa greca che si affaccia sul Mar Jonio), scopriamo che a Nord-Est c'e' la Grecia (da cui proviene appunto il vento Grecale), a Sud-Est la Siria (da cui
proviene appunto il vento Scirocco), a Sud-Ovest la Libia (da cui proviene appunto il vento Libeccio) e a Nord-Ovest Roma (da Roma "caput mundi" da cui proviene appunto il vento Maestrale che
guarda caso significa "maestro dei venti").
Con questo metodo sara' piu' facile ricordare i nomi dei venti e la loro provenienza.
Questi i principali venti:
tramontana, grecale, levante, scirocco, ostro (o mezzogiorno o austro), libeccio, ponente,
maestrale.
Tramontana
E' il vento del nord che proviene dalle regioni polari, e' freddo e umido in Germania mentre e' freddissimo e
secco nelle regioni italiane.
E' un vento che spira a raffiche; di solito porta tempo asciutto, cielo sereno e visibilita'
ottima.
Assume nomi vari (Aquilone, Buriana, etc.) secondo le regioni di provenienza e delle leggere variazioni di
direzione.
Il piu' noto e' la Bora che soffia da ENE, specie nei mesi invernali sul golfo di Trieste e sul Quarnaro, e la
cui azione e' pero' sentita su tutto l'Adriatico.
Grecale (o Greco)
Vento da Nord-Est con leggere variazioni di provenienza; e' un tipico vento invernale; e' freddo e asciutto e
deve il suo nome al fatto che gli antichi navigatori del Mediterraneo centrale ritenevano che provenisse dalla Grecia.
Porta tempo buono e cielo sereno. Come la tramontana anche il grecale spira a raffiche.
Levante
Vento fresco che spira da est, di debole intensita'; nel Tirreno di solito preannuncia l'arrivo delle
perturbazioni da Scirocco. E' un tipico vento invernale che nel Mediterraneo e' accompagnato da pioggia e tempesta.
La rosa dei venti
Scirocco
E' il vento di sud-est, proviene dal deserto del Sahara e in origine e' secco e infuocato; attraversando il
Mediterraneo, pero', si carica d'umidita' e nelle regioni settentrionali italiane spira come un vento caldo umido apportatore di piogge e nebbie.
Porta di solito tempo nuvoloso al nord, mare mosso, visibilita' scarsa e puo' durare molto a
lungo.
Ostro o Mezzogiorno o Austro
Vento meridionale d'effetto debolissimo. La sua azione e' scarsamente sentita nei mari
italiani.
E' apportatore di piogge e tempeste; deriva il suo nome da auster che era il nome
latino del vento che gli stessi romani chiamavano anchenothus.
Libeccio (o Garbin)
E' il vento di sud-ovest che i Romani chiamavanoafrico o ponente
iemale; spira dalla Libia e venne cosi' chiamato all'epoca delle Repubbliche marinare. E' generalmente
vento di tempesta.
Vento di caratteristiche particolari perche', pur essendo un vento di mare, ha poche caratteristiche di tali
venti.
Generalmente nasce molto velocemente, sviluppandosi fino a raggiungere una potenza eccezionale, per poi
calmarsi con la stessa rapidita' con cui e' nato.
E' il vento che segue le perturbazioni per cui cessato il suo effetto, di solito si ha un innalzamento della
pressione con conseguente arrivo di tempo buono e cielo sereno.
Ponente (o Espero)
E' il vento che, come dice il nome, spira da Ovest; e' un vento tipico che spira nel periodo estivo sulle
coste laziali ed e' originato dal diverso riscaldamento della terra e del mare. Esso penetra nella terraferma fino a Roma determinando una gradevole frescura; a Roma viene
chiamato ponentino. Gli antichi Romani lo chiamavano favonio o zefiro.
Vento estivo, fresco e pomeridiano, la sua influenza e' sentita sul Tirreno e sull'Adriatico
centro-meridionale.
Maestrale (o Maestro)
E' il vento di nord-ovest che i Romani chiamavano chorus o circius; insieme al Libeccio
e' tipico del Mediterraneo centrale, spira ad una velocita' che puo' superare i 120 km orari; e' asciutto ed e' un vento di burrasca soprattutto sulla Sardegna e sulla Corsica. E' il vento piu'
impetuoso e annuncia l'inverno.
E' un vento di caratteristiche simili alla tramontana, solo di forza piu' elevata, da cui il
nome maestro dei venti.
Porta tempo freddo, asciutto e sereno. Interessa durante i mesi invernali, principalmente l'alto Tirreno ed il
mar Ligure, giungendovi dalle vallate del Rodano e golfo del Leone.
Classificazione del vento
La classificazione del vento e' basata sull'intensita' con la
quale esso spira (leggero, forte, teso, ecc.), sul suo comportamento nel
tempo (regolare, irregolare) e sulla direzione da cui
spira.
Intensita'
L'intensita' del vento e' misurata dalla sua velocita' che e' espressa in m/sec (o anche
in km/ora o in nodi) ed e' misurata da uno strumento (l'anemometro).
In base alla velocita', i venti sono classificati in dodici gradi d'intensita' (o anche di forza per usare un
termine abbastanza conosciuto) secondo una scala di misura conosciuta come scala di Beaufort. Essa fu
proposta nel 1806 da Sir Francis Beaufort, adottata dal Comitato Meteorologico Internazionale nel 1874 e riveduta dallo stesso Comitato nel 1926.
Recentemente, grazie alla tecnologia che consente di misurare velocita' del vento anche superiori ai 200
km/orari, sono stati introdotti altri cinque numeri per cui la scala di Beaufort e' composta di 17 gradi.
In particolare:
0 -
fino a 2 km/ora: calma, il fumo sale verticalmente; mare calmo, Bonaccia, assenza di moto ondoso, mareforza zero;
1 -
da 2 a 6 km/ora: bava di vento, il vento piega il fumo; increspature del mare, piccole onde (onde da 0 a 0,1 m), mare forza uno;
2 -
da 7 a 12 km/ora: brezza leggera, si muovono le foglie; onde piccole ma evidenti, con qualche cresta (onde da 0,2 m a 0,3 m),
mare forza due;
3 -
da 13 a 19 km/ora: brezza tesa, foglie e rametti costantemente agitate; piccole onde con qualche cresta (onde da 0,6 m a 1,0 m) che comincia ad
infrangersi, mare forza due;
4 -
da 20 a 30 km/ora: vento moderato, il vento solleva polvere, foglie secche e si muovono piccoli rami; piccole onde con creste e spuma (onde da 1 m a 1,5 m)
che diventano lunghe, mare forza tre;
5 -
da 31 a 39 km/ora: vento teso, si muovono i rami maggiori, oscillano gli arbusti con foglie; si formano piccole onde nelle acque interne, onde grandi
moderatamente lunghe con molta schiuma (onde da 2 m a 2,5 m) in mare aperto; mare forza
quattro;
6 -
da 40 a 50 km/orari: vento fresco, grossi rami agitati, sibili tra i fili telegrafici; mare agitato (onde da 3 m a 4 m), si formano marosi con creste di
schiuma bianca, e spruzzi, mare forza cinque;
7 -
da 51 a 61 km/orari: vento forte, alberi agitati, difficolta' a camminare contro vento; mare agitato con schiuma che comincia ad essere sfilacciata in
scie, e spruzzi (onde da 4 m a 5,5 m), mare forza sei;
8 -
da 62 a 74 km/orari: burrasca moderata, rami infranti, grossi alberi agitati, camminare controvento e' impossibile; violenti cavalloni che si abbattono l'uno
sull'altro (onde da 5,5 m a 7,5 m), mare forza sette;
9 -
da 75 a 87 km/orari: burrasca forte, oggetti e tegole asportati; violenti cavalloni che si abbattono l'uno sull'altro, onde alte (onde da 7 m a 10 m),
mare forza otto;
10 -
da 88 a 102 km/orari: burrasca fortissima, rara in terraferma, alberi sradicati o schiantati, gravi danni alle abitazioni; onde alte (onde da 9 m a 12,5 m) che
impediscono la visibilita', mare forza nove;
11 -
da 103 a 117 km/orari: fortunale, devastazioni gravi; onde alte (onde da 11,5 m a 16 m) che impediscono la visibilita', mare forza dieci;
12 -
da 118 a 133 km/orari; uragano, devastazioni gravissime, onde altissime (onde oltre 14 m), mareforza dieci.
I cinque gradi aggiunti (dal 13 al 17) sono tutti classificati uragano sia pure con velocita' del vento fino a
220 km/orari.
Comportamento nel tempo
Riguardo al comportamento dei venti nel tempo, i venti possono essere REGOLARI e IRREGOLARI.
I venti regolari a loro
volta possono essere costanti, quali gli alisei e
i controalisei e periodici, quali
imonsoni e le varie brezze (di mare, di
terra, di monte e di valle).
I venti irregolari sono
invece quelli che sfuggono a codificazioni e derivano da particolari situazioni atmosferiche che possono verificarsi in determinate zone, come ad esempio i cicloni,
i tornados (Antille), itifoni (Oceano
Indiano), i pamperos (America meridionale), etc.
Direzione
La direzione del vento e' invece individuata dal punto cardinale dal quale proviene: cosi' da nord spira
laTramontana o Borea, da nord-est il Greco
o Grecale, da est il Levante, da sud-est
lo Scirocco, da sud l'Austro od
Ostro, da sud-ovest il Libeccio, da ovest
il Ponente e da nord-ovest il Maestro o Maestrale (la
direzione del vento e' indicata da appositi strumenti detti anemoscopi).